Ultimi colpi di coda dell'inverno -
Aprile 2012
Già prima di Natale, Dalia ha messo il
"magico scaldaletto" sotto il lenzuolo del
talamo...
E’ un piacere spogliarsi al freddo e poi stendersi nel tepore del letto.
Questa per Dalia è la nota più allettante del rituale notturno.
Socrate l’anticipa sempre di qualche minuto, mentre lei sistema i suoi indumenti sul calorifero per trovarli caldi la mattina dopo.
Eccolo il consorte, già sotto le coperte, supino…Dalia ne scorge solo il naso e il berretto di lana con pon pon che Socrate si cala in queste rigide notti sul cranio (del resto quella parete della camera è veramente fredda e infatti Dalia ha staccato la testata del letto di almeno venti centimetri dal muro).
Dalia scivola sotto le coperte e Socrate allunga la sua mano gelida per darle il benvenuto. -Dio santo! Sei di ghiaccio!-grida Dalia.
Socrate ritira la mano.
Il televisore acceso (ormai anche questo è un rituale) diffonde parole, parole parole che aiutano Dalia a trovare la strada per dormire, ma questa notte le viene in mente una scenetta che le ha raccontato una sua amica al telefono nel pomeriggio:
“Ieri notte, come il solito ho fatto tardi…sai che non ho mai sonno e tiro magari le 3 o le 4 a leggere o a guardare qualche film…in queste notti fa freddo e vado a letto con un paio di calzettoni di lana. Cerco di non svegliare mio marito, ma mi sente e dice: ”E’ quasi mattina…” Di solito lui si gira sul fianco verso la sponda, questa volta invece allunga le gambe verso di me…io son gelata, lui è bello caldino…così, furtivamente mi tolgo i calzettoni e metto i piedi tra le sue cosce…e improvvisamente mi viene da ridere e non riesco più a smettere e lui mi chiede: “ Cosa c’è? Perché ridi? Sei impazzita? Fa ridere anche me…”
Ma era così convulsa la risata, che non riuscivo a parlare…sai quando ridi e non riesci più a fermarti…non sono riuscita a spiegargli il perché…”
-E qual era il motivo?- le chiede Dalia e l’amica cominciando a ridere: - Mi ero detta: questo è il sesso a settant’anni…adesso ci basta togliere i calzettoni…”
Dalia gira il viso verso il marito e s’accorge che lui la sta guardando con occhio languido: -Sei bellissima…- le dice e lei vedendoselo a venti centimetri con quella specie di papalina calata fino alle sopraciglia, a fatica trattiene una risata…(come fai a ridere in faccia a un marito che dopo tanti anni di matrimonio ha il coraggio di farti un complimento così…mentre tu sei consapevole di tutto lo sfacelo del tuo viso e del tuo corpo…)
-Eh…bellissima…da vicino ci vedi poco, questa è la mia fortuna!- sussurra Dalia e gli manda un bacino.
Troppo bello...^^
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