11 novembre 2012
Ci sono giorni come questo in cui ti senti proprio in novembre... quel novembre che, per la ricorrenza dei Morti…è un mese vestito di grigio. (Ma ci saranno ancora giornate limpide e con cieli così azzurri da volercisi tuffare...).
Oggi piove, il cielo è di quel bianco sporco insignificante. Se ti avventuri per sentieri, gli stivali affondano nel fango e anche se ti ripari sotto l’ombrello, l’aria umida ti bagna il viso.
Quando arrivi a una certa età…ogni mese ti ricorda la perdita di qualcuno…oh, Santo Dio…meno male che questo dovrebbe essere un blog che fa sorridere…starete pensando, lo so, ma mica si può
ridere sempre…ogni tanto ci si lascia avvolgere dalla malinconia e ce ne stiamo così, con le nostre tristezze, i nostri rimpianti e ci crogioliamo magari con una musica struggente di sottofondo.
Era novembre quando se ne volò via mia madre.
E per quanto siano passati già cinque anni sento ancora la sua lacrima che bagna la mia guancia abbracciandola per l’ultima volta.
…Ma chi se ne va per sempre ci lascia tutta la sua vita in ricordo e io ho la fortuna di rammentare
mille aneddoti riguardanti mia madre che mi fanno sorridere se non addirittura ridere a crepapelle.
Oggi, vi trascrivo una sua massima (dal 1994 al 2007 la mia mamma tenne una sorta di diario che conservo gelosamente):
NON DATE ANNI ALLA VITA, MA VITA AGLI ANNI
(Con questa frase si riferiva agli anni di vita in più che la medicina dà ai vecchi…ma sono anni che i vecchi non possono vivere nel vero senso della parola).